Ieri ho pensato “Quale occasione migliore per celebrare la bella vittoria di Carlos “Smooth Operator” Sainz a Singapore se non dare un occhio all’omonima canzone di Sade?”

Detto fatto: sono partito da Sade e immediatamente caduto in un rabbit hole fatto di delicati rimshots, riverberi, Kenny G, luci soffuse, whisky e… minori settime?!?

Soprassedendo controvoglia alla tentazione di abbassare le luci, mettermi in vestaglia e concupire mia moglie, ho prestato l’orecchio piu’ volte alla summenzionata canzone del 1984 per poi passare a The Sweetest Taboo, altro hit dell’album seguente nel 1985.

Tralasciando poi salti su altri pezzi dei due album, la cosa che traspare chiaramente e’ che entrambi i brani contengono quasi esclusivamente accordi di settima minore.

Dal punto di vista compositivo non c’e’ granche’ da dire: Smooth Operator e’ in essenza una 4-chord song (REm7 - LAm7 - SOLm7 - LAm7) in scala di RE minore. L’introduzione e’ REm7 - MIm7, per cui si potrebbe dire in RE dorica (si capisce dalla tipica sequenza dorica i-ii). Tuttavia alla banalita’ armonica si contrappone il dinamismo della melodia, dalla scala di sassofono iniziale al verso dove Sade evita accuratamente la tonica, e rende il brano godibile e qualcosa di piu’ di un semplice sottofondo per acrobazie sensuali.

The Sweetest Taboo e’ praticamente una copia conforme. In scala di SIb minore, e’ se possibile ancora piu’ ostinata nella sequenza degli stessi quattro accordi i7 - v7 - iv7 - v7 dove l’unica cosa che cambia rispetto a Smooth Operator e’ la durata del terzo e quarto accordo. L’arrangiamento delle due canzoni, a cura di Robin Millar, e’ abbastanza simile anche se il ritmo e’ diverso.

Sade cambiera’ la struttura in altri successi, per esempio Your Love Is King dove predominano accordi di settima maggiore (7+, o Maj7), sempre nell’ottica di utilizzare accordi jazz, ossia non limitati a triadi ma incorporando quarte e quinte note per dare piu’ colore e tono al pezzo.

Rileggendo, mi rendo conto che non c’era tutto questo gran motivo per fare una analisi approfondita di questi due pezzi, ma la Ferrari ha vinto ieri e sono contento. Amen.

  • Paolinus@feddit.it
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    1 year ago

    Che invidia non ci ho capito nulla. Con la musica mi sento come quei tanti appassionati di calcio…stratifosi dal divano di casa ma incapaci di correre dietro ad una palla per più di 10 secondi.

    • MeccAnon@kbin.socialOP
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      1 year ago

      No worries, non c’e’ bisogno di “essere studiati” per apprezzare la musica, di qualunque tipo sia! :)