Ho visto che è uscito in questi giorni questo carinissimo “Zelda-like” in versione puzzle. Dal trailer e dalle foto sembra un bel gioco, spero di riuscire a ritagliarmi del tempo per prenderlo e giocarci!

Link per Steam (è al 10% fino all’8 agosto).

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Di seguito una sorta di recensione da The Games Machine

Lo “Zelda-like” vive ormai di vita propria - L’Opinione

Proprio in questi giorni esce Arranger: A Role-Puzzling Adventure, carinissimo titolo di Furniture & Mattress (nome che nasconde tre talenti del videogioco come Nick Suttner, scrittore che ha collaborato alla sviluppo di Carto, Celeste e Guacamelee 2, David Hellman, artista dietro l’estetica di Braid, qui riconoscibilissima, e Nicolas Recabarren, puzzle designer di ETHEREAL) che fa un sacco estate, mette di buon umore e soprattutto rappresenta l’ennesimo e riuscito twist sullo “Zelda-like”, sotto-genere che, negli ultimi anni, è diventato terreno fertile per tantissime piccole produzioni di alto livello.

In Arranger la classica esplorazione zeldiana di overworld e dungeon diventa un enorme puzzle a “piastrelle”, dove ogni elemento interattivo si sposta sulla riga/colonna della protagonista, dando vita a enigmi e combattimenti super ingegnosi e appaganti. Un titolo che arriva lo stesso anno del ritorno di uno Zelda 2D made in Nintendo, quell’Echoes of Wisdom presentato nell’ultimo Direct che arriverà ben 9 anni dopo l’ultimo capitolo 2D originale, A Link Between Worlds per 3DS (mentre nel 2019 uscì l’ottimo remake di Link’s Awakening). In questi 9 anni, però, il mondo indie, sempre in fermento, non è stato ad aspettare, sfruttando la “pausa” in quel di Kyoto per esprimere le loro visioni, interpretazioni, suggestioni sulla saga. Una formula semplice, per così dire, immutata da 30 e passa anni a questa parte: una visuale chiara, a volo d’uccello, azione e avventura in parti uguali, enigmi unici per ogni zona della mappa a mettere in moto il cervello. Ma come ben sapete, le cose più semplici sono anche le più difficili da fare, a volte.

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