Girovago digitale · Qui parlo di #UnoFediverso · #UnoTech · #UnoPrivacy
🇬🇧 English account: @prealpinux
⚠️ Boost ≠ Endorsment
@skariko Da quanto scrivi lascerei perdere anche solo l’idea di provarlo
@informapirata @scalax @fediverso non posso dire cosa stia succedendo su X avendo l’account “congelato” da quando Elon si è messo a fare il fenomeno, ma di sicuro nel fediverso è più semplice interagire e discutere (che sarebbe poi lo scopo dei social).
Altrove invece gli algoritmi favoriscono influencer, inserzionisti e discussioni polarizzanti.
@notizie sarebbe interessante capire come mai tanta utenza non rimane nel fediverso.
Non trovano contenuti?
Non capiscono come funziona?
Non ci sono influencer / marchi / aziende che seguono?
@filippodb @aitech non sarà semplice spodestare Google.
Ha creato un ecosistema che tende a chiuderti al suo interno.
Spero che questa concorrenza possa servire a smuovere un po’ l’attuale situazione, ma di certo non mi aspetto rose e fiori.
Per non parlare poi dei problemi etici e che il web così come lo conosciamo potrebbe uscirne stravolto.
Staremo a vedere! 😉
@poliverso già, più che altro inquieta un po’ questa nuova tecnica malevola del “repository confusion”: creare tanti fork con all’interno del malware e poi di suggerirne l’uso ed il riuso 😢
@informapirata @carolus @informatica ci sarà un sacco di gente disperata per questa scelta di Google 😇
@troppacaffeina @libri questo libro mi intriga molto e vorrei recuperarlo 👍
@iam0day sì, scopriremo presto se c’è qualcosa di valido o solo fuffa mediatica 😉
@informapirata @pirati interessante notizia che va nella giusta direzione, ma come cita anche l’articolo bisogna ragionare su come questi oggetti vengono ingegnerizzati sin dall’inizio. Molto spesso presentano elementi saldati insieme o comunque in blocchi che obbligano a cambiare pezzi interi quando magari ad essere rotto è solo un singolo elemento. Questo genera inutili quantità di rifiuti.
E’ fondamentale poi lavorare sulla reperibilità dei pezzi di ricambio che sono spesso introvabili.
@notizie @Ryoma123 concordo 👍, pensare che il proprio profilo ed i propri dati siano “privati” all’interno di un social network dove per definizione si interagisce con altri utenti (e nello specifico anche altri server) può indurre un falso senso di sicurezza negli utenti.
Ben vengano soluzioni come quelle proposte da Friendica, ma vanno prese solo come un palliativo, non rappresentano di certo una soluzione.
@Ryoma123 so che stanno lavorando a questo https://mozilla.ai
Penso che vista la tendenza anche loro dovranno fare qualcosa di simile.
@lgsp a mio parere è migliorato 👍
@krroso @informapirata
@informatica
purtroppo è tutta una questione di marketing, come gli smartphone con fotocamere da 100 megapixel che poi ti costringono ad avere il 5G per salvare le foto su un cloud da 10 terabyte. 😖
@sabrinaweb71 @informatica psss, non dirlo a Youtube 🤣
Ciò che riporta l’articolo è certamente qualcosa di condivisibile e che sostengo da tempo. A mio parere almeno il 90% degli utenti privati (ad oggi) non necessita del 5G (come non necessita di connessioni in fibra sopra il Gigabit).
Discorso diverso per le aziende/istituzioni, anche se agli scenari applicativi sono ancora limitati.
In un certo senso possiamo dire che abbiamo la tecnologia, ma manca ancora la possibilità di sfruttarla nella vita reale.
@BobKerman3999 è un problema un po’ di tutta la domotica (per lo meno quella relativa a dispositivi di fascia bassa) ove molti dispositivi non sono pensati per ricevere aggiornamenti di sicurezza e che dipendono dalle piattaforme cloud del produttore per poter funzionare.
Se il produttore fallisce o semplicemente decide di non supportare più il dispositivo allora ti ritrovi con un simpatico soprammobile… 😥
@loviuz86 @informatica boh? Forse vogliono bloccare GitHub così come fanno già con molti siti occidentali? 🤷