A me questa diatriba sulle posizioni che avevano altri oltre vent’anni fa sembra sterile e, francamente, stupida.
Anche ignorando che il PD di oggi ha ben poco a che fare con l’ulivo di allora (non più di quanto FdI abbia a che fare col defunto Popolo della Libertà), il sottinteso che chi abbia in passato iniziato un qualche progetto riguardo l’autonomia ora non possa che concordare pienamente con quanto scritto da Calderoli è del tutto idiota.
Bella notizia. Peccato che debba dichiararsi colpevole di qualcosa
Sì… non è esattamente come la da a intendere Travaglio… :)
In Israele si poteva votare indipendentemente per qualunque candidato premier e partito con sistema proporzionale, il che portava ad eleggere premier che, già il primo giorno, non avevano il supporto del parlamento.
È interessante leggere l’articolo citato alla voce Premierato su wikipedia.it: https://www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/E0FD0DC9A077096DED232001425CAB1A/S0048840200030148a.pdf/sopravvivere-senza-governare-lelezione-diretta-del-primo-ministro-in-israele.pdf
Anche se il testo dice solo che l’elezione del premier avviene “contestualmente” alle politiche, immagino che noi avremo una sola scheda con le solite coalizioni e, per ciascuna, l’indicazione di un premier (la vecchia idea di Berlusconi) e già questo dovrebbe bastare ad evitare il problema che hanno avuto in Israele.
Il rischio maggiore della riforma Meloni è invece che possa portare a governi dalla stabilità inamovibile: se per sfiduciare il premier i parlamentari devono sostanzialmente fare harakiri, finisce che lo sfiduceranno solo in casi estremi e, quindi, che ad ogni legislatura eleggeremo un premier che si potrà permettere qualunque cosa (ricordi i cambi di casacca, più o meno renumerati, che in varie occasioni salvarono Berlusconi? Qui stiamo potenziando ed automatizzando quel meccanismo).
È vero che un partito di maggioranza che guadagni molto nei sondaggi (pensa alla lega nella prima parte della scorsa legislatura) potrebbe voler far cadere il governo al solo scopo di sciogliere le camere e incassare il consenso del momento, ma è anche vero che gli altri partiti (di maggioranza o opposizione che siano) avranno tutto l’agio di fare gli inciuci del caso per evitare che ciò succeda (in questo li aiuta il requisito della doppia sfiducia).
Magari capire quale sia l’obbiettivo della riforma non sarà facile, ma… se consideri che questa è la riforma cui Calderoli anelava da vent’anni (di più?), non è difficile immaginarlo.
Per il poco che mi pare di averne capito, I meccanismi di questa riforma sono complicati e discutibili (ad esempio, danno enorme discrezionalità al governo: possibile che non sia il parlamento a determinare quali deleghe aggiuntive debba avere una regione?), ma l’idea di base non è poi tanto complicata: i cittadini delle regioni “del nord” (passami il termine per ora - ci trono tra un attimo) abbiano diritto a servizi migliori di quelle “del sud” (più di quanto non succeda già ora), in virtù del fatto che le regioni “del nord” “pagano più tasse” e “spendono meglio”.
Quest’idea di quanto alcune regioni siano superiori ad altre viene quantificata nel cosidetto “residuo fiscale”, la differenza tra quante tasse vengono raccolte in una regione e quanto denaro pubblico vi viene speso.
Ad uno sguardo molto superficiale la cosa potrebbe anche sembrare sensata, ma… quale impatto c’è sul “residuo fiscale” di quali regioni quando uno che abita a Bari ricarica il suo telefonino Wind? E cosa succede quando quella stessa persona usa i contributi (credito fiscale) per far installare a casa propria da Edison dei pannelli solari? E se invece vengono spesi soldi pubblici per far posare, sempre a Bari, la fibra ottica da Open Fiber?
Il testo della riforma è breve e relativamente semplice: invito tutti a leggerselo.
[Testo della riforma] [Testo della Costituzione per riferimento]
In soldoni:
Vi risparmio le mie conclusioni (tanto, col clima che c’è, siamo tutti schierati a priori a favore o contro), ma sarebbe utile se ognuno si prendesse un po’ di tempo per immaginare quali sarebbero, in pratica, gli effetti di questa riforma.
Ok, articolo in gran parte condivisibile, ma… chiamare l’astensione sciopero è proprio sbagliato.
Si possono (stiracchiando il termine) chiamare “scioperi” cose che non c’entrano nulla con l’astensione collettiva dal lavoro (eg. sciopero del sesso, sciopero della pasta, e - sì - anche sciopero del voto), ma quando la cosa è organizzata e la scelta di astenersi deliberata al fine di protestare (alla fine è quella la differenza tra “essere a dieta” e “fare lo sciopero della fame”).
Capisco la tentazione di voler aggiungere al novero di chi schiera dalla propria tutti gli astenuti (è il sistema con cui si affossano i referendum), ma, salvo prova contraria che l’articolo assolutamente non fornisce, chi non va a votare lo fa per disinteresse verso la politica e non per protestare.
Poi che l’astensione sia sintomo di un problema (di più d’uno) nella nostra società è un altro paio di maniche, ma… possiamo fare discussioni usando le parole per il loro significato invece che per il nostro comodo? Non per preservare l’italico idioma, ma perché se poi finisce che vale tutto ci tocca accettare qualunque immaginifica idiozia di qualunque politico (per esempio, e per non citarne cose contemporanee, ci tocca accettare che in Italia ci siano stati almeno tre colpi di stato).
L’articolo 51 invece prevede che i candidati eletti che rinunciano all’incarico mantenendo un’altra carica pubblica siano automaticamente mandati in esilio a S.Elena.
Just… LOL
(BTW è piuttosto surreale anche quel che dice)
Ma se NON abortisci ti pagano!
https://www.editorialedomani.it/fatti/aborto-torino-sant-anna-pro-vita-antiabortisti-maternità-ejtyzqqb (occhio che Il Domani - pur lungi dall’essere un organo di propaganda come altri giornali - è spesso parecchio di parte)
Mio nonno diceva “gente inutile poca retta”, ora è “gente inutile facci un titolone per acchiappare clic e far reagire i politici dell’altra parte in modo da poter fare altri titoloni”
TL;DR (integrato anche da altre fonti)
Angelo D’Agostino (sud) è sotto processo per corruzione.
Marco Falcone (isole) è sotto processo per tentata concussione.
Luigi Grillo (nord-ovest) ha patteggiato nel 2014 per turbativa d’asta, corruzione e associazione a delinquere.
Alberico Gambino (sud) è stato in carcere per associazione a delinquere (senza aggravante) finalizzata allo scambio di voti con la mafia ed era sindaco di Pagani quando il comune fu sciolto per mafia (la ragione “vera” citata nelll’articolo è più tecnica, ma questo che ho ricavato wikipedia credo renda meglio l’idea).
Giuseppe Milazzo (isole) è a processo per per tentata concussione.
Antonio Mazzeo (centro) è imputato per bancarotta fraudolenta.
Filomena Greco (sud) è sotto processo per turbativa d’asta.
Sicuramente non faccio parte del target della campagna, ma… io nel cartellone vedo solo degli idioti.
Un idiota è il tizio della foto che non sposta il tappo di lato prima di bere, un altro chi ha ideato il poster, un altro chi l’ha approvato, e infine sono completi idioti quelli che il poster convincerà a votare LSP (però questi, sperabilmente, esistono solo nella testa degli idioti precedenti).
L’“articolo” è un video su youtube (invidious/yewtube)
Dire chiaramente che sono razzisti
Che sono razzisti lo dicono. E contemporaneamente han ragione a non sentirsi razzisti.
Contraddizione? No, ambiguità: il dizionario Garzanti da due definizioni di “razzista”
tendenza a considerare la razza come fattore determinante dello sviluppo civile di una società e quindi a evitare mescolanze con altri popoli, considerati di razza inferiore, mediante la discriminazione o, in casi estremi, mediante la persecuzione e la loro distruzione
ogni tendenza che favorisca o determini discriminazioni sociali
Beh, la destra dice apertamente di essere razzista2, ma allo stesso tempo hanno ragione a non sentirsi razzisti1.
Aiuterebbe se iniziassimo a usare discriminatorio invece che razzista (problema simile esiste con fascista invece che autoritario, liberticida, o altro a seconda del caso), così il sofisma di sostituire la parola razza con etnia, cultura o origine non sarebbe più sufficiente a farla franca.
Non seguo il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, ma ho visto la notizia (non le motivazioni della sentenza però: il link punta a una mezza pagina jpg, almeno su lemmy)
Ma… hai uno script che in automatico pubblicizza qui ogni post di questo marcosbox?
Quando mi tocca avere a che fare con gente che pretende di farmi rispettare regole inventate da loro li invito a chiamare le forze dell’ordine.
Non lo fanno mai e neanche smettono di pensare che hanno ragione, ma di solito capiscono che rompermi le palle non serve e la nostra interazione finisce lì. Purtroppo non conosco strategie migliori.
Se leggete l’articolo sembra una cosa meno inutile che una versione su smartphone di patente e carta d’identità (ma comunque non si capisce cosa sia in concreto).
PS: Pls qualcuno spieghi al giornalista che “valore di legge” e “valore legale” non sono la stessa cosa
A chi pensasse che ignorare le “9.100 copie vendute direttamente dall’editore ma che non vengono conteggiate nelle classifiche” non sarebbe giusto, faccio notare che le anche gli altri libri potrebbero avere “copie vendute direttamente dall’editore”: è contarle per il libro di Salvini ma non per il secondo classificato che non ha senso.
Al solito: o questi non sono in grado di ragionare con rigore, oppure contano sul fatto che chi ascolta non sia in grado di farlo. Vedete voi.
Questa “nuova” destra cos’ha/fa di fondamentalmente nuovo che Berlusconi non aveva?