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Cake day: June 14th, 2023

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  • Per me il migliore album dei Sebadoh, a mani basse…o almeno quello cui sono più affezionato. Sgangherati e lo-fi il giusto quando devono pestare ( sacred attention), intimisti e vulnerabili quando serve (happily divided,two years two days) senza essere zuccherosi. Ci sono altri singoli sparsi riusciti nella loro discografia, ma questo per me resta quello che metto su più volentieri






















  • Fantastico album ! Tra l’altro in Hunter and the Hunted ci suona Herbie Hancock. se non avete mai sentito questa fase dei Simple Minds, scordatevi i cori poppetari da stadio . Qui (e nei dischi prima, soprattutto Empires and Dance) erano al loro apice, con il basso di Derek Forbes a fare da motore (il giro di Glittering prize è da urli); a riprova, da questo disco direi la title-track e King is white and in the crowd per credere.


  • Personalmente ad es. ero più favorevole al vecchio formato, invece - una vera coppa dei Campioni, unicamente riservata ai vincitori dei rispettivi campionati, e una coppa UEFA con partecipanti di altissimo livello (tutte le squadre arrivate dalla seconda alla terza/quarta/quinta posizione in ogni campionato, in base al coefficiente UEFA), e quindi comunque ben prestigiosa.

    Premessa: x la Superlega parliamo di un qualcosa ancora per aria. Il diavolo, si sa, sta nei dettagli. L’unica cosa che si è capita è che si vorrebbe organizzare un torneo chiuso, dove non hai bisogno di qualificarti, e dove quindi non conta il merito sportivo, e dove l’appeal ( e i soldi delle TV) verrebbero dal fatto di poter vedere ogni settimana City-Bayern, Milan-Barcellona ,Liverpool-PSG, Inter-Real e così via. Insomma: l’idea è di fregare il giocattolo Champions League ( soprattutto i suoi ricavi) alle zampe della UEFA e al suo codazzo di dirigenti e burocrati : follow the money, come sempre. La gente paga per vedere noi, e allora ce la gestiamo noi. Questa l’ispirazione, questo lo scopo. Con una competizione chiusa così concepita, riservata ai pezzi grossi del calcio europeo di adesso, per questi squadroni l’ultima parvenza di merito - se vuoi giocare la CL devi ancora qualificarti ogni anno nel tuo campionato - andrebbe a finire, in nome del devo proteggere il mio investimento dal gol del Sassuolo al 93 alla penultima giornata che mi impedirebbe di qualificarmi quest’anno. Il colpo subito al prestigio e alla struttura dei campionati nazionali ci sarebbe eccome.

    Di nuovo, ovviamente qui nessuno difende la UEFA più di tanto, figurarsi. Ma il valore sportivo dei campionati credo abbia diritto di essere difeso, tutto qui. Se il modello è quello dello sport USA - cosa che capisco - allora non solo mancherebbe il potentissimo meccanismo del draft come fattore di equilibrio e di strategia, ma andrebbe implementato anche un salary cap, hard o soft, e fatto rispettare seriamente.

    EDIT - la proposta appena uscita è parecchio diversa dall’embrione di Superlega di cui parlavo, e certamente ha accolto parte delle critiche uscite all’epoca. Prestissimo per capire se si andrà avanti e come, le parti in campo si riposizionano.


  • Eh sì, a LA vogliono vincere, sono stufi (e va detto che come lineup adesso fanno abbastanza spavento). Sarebbe interessante vedere come si sono assicurati i Dodgers rispetto ad un suo possibile infortunio…Dubito abbiano fatto come i Knicks ai tempi di Amare Stoudemire - nessuno aveva assicurato il contratto, visto come era conciato. Comunque i Dodgers ancora non hanno annunciato la firma, pare x questioni di roster




  • Avercene ora qualcuno così - capace di raccontarci la pingue e immane frana in cui siamo. Senza saldi di speranze e, ancora per un pò almeno, niente voti alla Madonna. Il miglior tipo di provocatori: quelli capaci di metterci davanti uno specchio, sia che lo vogliamo o no, e se è vero che la loro cifra era essenzialmente estetica - e quindi, una volta per tutte, facciamo la pace col Ferretti di oggi, anche se ci costa - però quante volte abbiamo cantato non studio non lavoro non guardo la TV/non vado al cinema non faccio sport ?

    Andrò certamente a vederla, la mostra.

    E comunque a Stalingrado non passano.



  • Certamente…se ci saranno uno o più stadi nuovi, allora diventeranno quelli il luogo dove vivere un momento collettivo e di appartenenza, fosse anche semplicemente quello del tifo. Per quello dicevo niente passatismi. Però il fatto che, sostanzialmente, la Sovrintendenza abbia dichiarato il Meazza un monumento… è intrigante. Le motivazioni sono per loro squisitamente tecniche e di valore artistico ; a me piace, in quella parola monumento, vederci appunto anche qualcosa di altro.